RESTAURO CONSERVATIVO AFFRESCHI DELLA CUPOLA DEL SANTUARIO

I lavori di restauro che interessano la cupola stanno per terminare. Sono stati smontati tutti i ponteggi che ricoprivano l’apparato della cupola, del tamburo e dei pennacchi e si possono ammirare i pilastri attorno all’Altare maggiore con la luminosità delle nervature in foglia d’oro. Da metà Febbraio a metà Marzo si procederà con tutte le operazioni di pulizia e sistemazione della Basilica per poi tornare ad utilizzarla a pieno regime. Le statue della Madonna e di Giannetta sono state spostate nella navata minore e vi resteranno ancora per qualche settimana.

Su parte degli affreschi è stato realizzato il consolidamento del colore che negli anni si è sollevato e distaccato nonché il consolidamento di profondità degli intonaci distaccati dal supporto. Si sta inoltre procedendo al consolidamento delle dorature sollevate sulle cornici del tamburo.

Le zone interessate dalle infiltrazioni sono state trattate per il dilavamento della pellicola pittorica ed in alcuni punti si è proceduto all’estrazione dei sali solubili mediante impacchi.

Il montaggio del ponteggio è stata un’impresa impegnativa, data l’altezza di più di 50 metri: a partire dal Sacro Speco salendo in alto fino alla lanterna. Una installazione necessaria per completare l’ultima fase dei restauri dell’intera basilica, iniziati 15 anni fa a partire dalla navata maggiore, quella minore e il transetto sud e proseguiti nel 2018 con il transetto nord.

A breve si potranno ammirare anche i pilastri centrali della basilica con la luminosità delle nervature in foglia d’oro. Resterà da attendere una settimana circa per togliere definitivamente tutti i ponteggi. Ancora altri giorni serviranno per la pulizia generale della basilica dopo i mesi di lavoro iniziato lo scorso luglio.

Verso la fine del mese di Marzo – finalmente – si tornerà a frequentare la basilica a pieno regime. Lo si farà con un particolare evento per restituire ai pellegrini lo splendido restauro e inaugurare la ripresa dell’uso della basilica e della tradizionale devozione alla Madonna.

Grazie a quanti hanno contribuito con le proprie offerte a sostenere l’opera e quanti continueranno a farlo. Il problema della spesa a cui far fronte è grande e ha bisogno del contributo di tanti per essere sostenuta. Per questo si fa affidamento alla generosità di quanti hanno a cuore questo grande e solenne Santuario, soprattutto la Grande Signora che lo abita, così generosa nell’ascoltare e nell’esaudire. L’opera in parte è sostenuta dal contributo di Regione Lombardia.

La spesa ammonta a circa 500mila euro. La Regione Lombardia ha stanziato 150mila euro, la restate parte sarà a carico del Santuario, anche grazie alla generosità di chi vorrà sostenere la cura della casa di Maria.

STORIA E ARTE
I pennacchi della cupola dipinti dal Moriggia cominciano a prender vita dal 1846, con la raffigurazione di quattro “storie” dell’Antico Testamento in cui sono protagoniste quattro “donne forti”, modelli esemplari delle quattro virtù cardinali: prudenza (Abigail), giustizia (Ester), fortezza (Giuditta), temperanza (Rut). Ospite del sacerdote patriota Giuseppe Mandelli, sagrista del Santuario, Giovanni Moriggia, al quale erano stati commissionati gli affreschi della cupola, lavora quasi in clandestinità dal 1851 al 1854, e quasi in clandestinità fa scalpellare le nervature della tazza della cupola per potervi dipingere senza discontinuità l’apoteosi e gloria di Maria.

Perché possa essere più comodo, di seguito L’IBAN in formato testo:
IT95L0844152770000000000012

 

 

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