Casa di Maria

“La Casa di Maria”, presso cui vive e opera anche una comunità di Suore Adoratrici è nata da un progetto, o forse meglio da un sogno, del vescovo di Cremona Antonio Napolioni, questa casa al n. 6 dei Portici del Santuario è l’ultima espressione di un’attenzione pastorale particolare della Chiesa di Cremona. In un tempo in cui tutti si interrogano sul come ripartire con le varie attività ecclesiali, la Casa di Maria non è un nuovo programma. È uno spazio, semplice, fraterno, alla portata di tutti. Una casa, appunto. Ma una casa aperta e accogliente.

Una casa in cui tre vocazioni distinte, sacerdote, famiglia, suore, possano mostrare il volto di una Chiesa-comunione, che si fa compagna di viaggio nei tempi della prova e della gioia.
Una casa in cui – all’ombra della più grande casa di Maria, che resta il Santuario – chi passa possa entrare e sostare. Come ha ben descritto il Vescovo, chi entrerà in questa nuova casa troverà persone concrete, che sono lì per offrire uno spazio in cui potersi fermare. “C’è tanta solitudine, disperazione, voglia di essere ascoltati che spesso non incontra chi ne è capace e ci dedica un po’ del suo tempo e del suo cuore. Cosa fa una mamma se non chiamare i figli, farli entrare, ascoltarli, consigliarli e rimetterli in cammino?”.
Una casa in cui sentirsi a casa, perché lì dove c’è la Mamma ciascuno si sente a proprio agio. Una casa in cui poter – sono ancora parole del Vescovo – “custodire lo stile di silenzio e raccoglimento nella fraternità, per dirsi il Vangelo; il Vangelo vissuto, il Vangelo desiderato, il Vangelo smarrito”.
Una casa in cui pregare, ascoltare, condividere, gioire, soffrire, camminare insieme.

Per contattare una di queste tre vocazioni scrivere a: casadimaria@santuariodicaravaggio.org