Domenica 19 novembre alle ore 10, una processione ha dato inizio alla Santa Messa presieduta dal vescovo emerito Dante Lafranconi in un Santuario gremito di fedeli accorsi da tutta la Lombardia e non solo (nel pomeriggio di sabato è arrivato un pullman anche da Siracusa) per accogliere la statua della Madonna di Lourdes in occasione della Peregrinatio Mariae.
La celebrazione è stata preceduta, nella giornata di sabato, con la cerimonia di accoglienza della statua, la Messa e il Rosario e, alle 21, con la caratteristica celebrazione del Rosario aux flambeaux, cui un gran numero di fedeli ha partecipato in profondo raccoglimento lungo i portici del Santuario. Ad animare e solennizzare con il canto queste celebrazioni è intervenuto il coro San Pio V di Soncino.
«Oggi il Vangelo ci parla di un padrone che dà alcuni beni ai suoi servi affinché li facciano fruttare – ha detto mons. Lafanconi nell’omelia – perché la vita terrena ci chiede di guardare al domani e impegnare le nostre capacità in direzione del futuro, senza essere pigri».
Il Vescovo emerito ha ricordato poi che il 19 novembre si celebra la giornata mondiale del povero, indetta da Papa Francesco che ha scelto come tema “Non distogliere lo sguardo dal povero”(Tb 4,7). I poveri, ha ricordato il Vescovo, «sono coloro nei quali il Signore si immedesima. È importante nella nostra vita andare incontro a Dio aiutando queste persone, che troppo spesso ignoriamo».
Ha poi ricordato che dobbiamo camminare dentro questo mondo avendo ben presente che la meta è altrove: la nostra esistenza terrena è un punto di passaggio verso un altro mondo e nella comunione perfetta con Lui in paradiso.
«È stato questo – ricorda mons. Lafranconi – il messaggio della Madonna a Bernadette : promette a lei, e quindi a noi, che saremo felici non solo in questo mondo, ma nel prossimo. La Madonna riprende il messaggio del Vangelo che ci interroga in prima persona: dove cerchiamo la felicità? Ci accontentiamo di godere delle gioie di questo mondo, o cerchiamo anche altrove?».
Il Vescovo Emerito ha poi fatto riferimento agli ultimi episodi di cronaca e alla vicenda della giovane ventiduenne uccisa dall’ex fidanzato: un uomo che «Non è stato capace di accettare il rifiuto e la frustrazione della propria storia finita». Compito del mondo adulto è quindi quello di educare i più giovani ad accettare i fallimenti e trovare nelle frustrazioni un senso positivo.
Le apparizioni della Madonna, a Lourdes e a Caravaggio ad esempio, «sono un richiamo dell’altro mondo per ricordarci che l’esistenza terrena non è quella definitiva. Per ricordarci che giorno dopo giorno andiamo verso la vita eterna goduta con Dio».
Gesù, che è venuto sulla terra, si è fatto uomo per associare gli uomini e le donne a sé nella sua divinità, come cittadini e cittadine del cielo, figli e figlie di Dio.
La nostra testimonianza di cristiani – ha concluso mons. Lafranconi – è quella di non dimenticare che la vera gioia è nell’altro mondo. Qui accogliamo tutte le gioie che la vita ci offre, senza farne un assoluto. Le penitenze che Maria ci chiede durante le apparizioni ci educano a non perdere di vista che siamo figli di Dio e insieme con Gesù partecipano della sua stessa beatitudine».
La Messa si è conclusa con la preghiera di affidamento alla Madonna di Lourdes e con la processione che ha accompagnato la partenza della statua che continuerà la sua Peregrinatio attraverso i maggiori santuari mariani che si concluderà il 14 dicembre in Vaticano quando i volontari dell’Unitalsi verranno ricevuti dal Santo Padre per festeggiare i 120 anni della nascita della loro associazione.