Scuola di preghiera: l’ultimo appuntamento come una supplica che continua nella vita

L’ultimo appuntamento della Scuola di preghiera con il vescovo Antonio in Santuario ha segnato il primo passo di un nuovo inizio, per vivere la propria preghiera nel quotidiano come adorazione, ringraziamento, intercessione e supplica.

La preghiera di venerdì 31 ottobre 2025 in Santuario non ha avuto un momento conclusivo, ma l’assemblea si è sciolta informalmente, nella libertà di rimanere in adorazione della croce per un tempo più o meno prolungato.

L’icona evangelica scelta era quella di Maria sotto la croce. Un crocifisso, copia di quello che a Taizè caratterizza la preghiera dei giovani ogni venerdì sera, ha attirato l’attenzione dei numerosi presenti. E la preghiera di affidamento, di abbandono, di supplica allora è diventata un tenere lo sguardo fisso sulla croce per unirci alla consegna di Gesù al Padre, al grido dei piccoli della terra, che sulla croce trovano la sintesi del loro dolore. 

La prima parte della preghiera è stata caratterizzata da sette richieste di perdono lette da altrettanti sacerdoti. «Chiedo perdono, provando vergogna», le parole ripetute e riferite a scandali e peccati di cui anche la Chiesa non è immune. La decina di rosario che è seguita ha voluto dare voce al gemito della Chiesa che affida a Maria il proprio desiderio di conversione, di novità di vita per essere vangelo con tutta la vita.

Poi lo “Stabat mater”, la lettura di Giovanni 19 seguita dal silenzio adorante. Commoventi le parole del Vescovo, all’indomani del pellegrinaggio di pace a Gerusalemme con i vescovi della Lombardia: «Ieri, dopo la Messa davanti al Sepolcro, sono salito al Calvario e ho sostato sotto la croce, accanto a Maria. Ho risentito le parole “Tutto è compiuto”, ho ripercorso il cammino di Maria, da Nazareth a Betlemme, da Betlemme a Gerusalemme, da Gerusalemme al cielo”. E ha invitato ad adorare la croce, insieme a Maria, abbandonandosi all’amore senza confini di Dio, che non ti abbandona, mentre si abbandona al Padre. In un clima di preghiera proseguito a lungo, in modo personale, ognuno ha cantato, sostato, adorato, si è abbandonato al suo Dio.

La scuola di preghiera ha scandito le 5 settimane di ottobre al Santuario di Caravaggio. Tappe di un cammino che continua nella vita dei singoli fedeli e delle comunità, aperti al Mistero che sempre precede, accompagnati da Maria, che sempre si cammina con noi.

 

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