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Il Sacro Fonte
Qui i pellegrini possono sostare in preghiera sul luogo dell’apparizione e segnarsi con l’acqua che tuttora scaturisce dal fonte
Sotto la Basilica si trova un sotterraneo, il Sacro Fonte, al quale si accede dall’esterno del tempio tramite una discesa che si trova a al centro del lato della Basilica verso l’Obelisco. Qui si trova una fontana dalla quale si può attingere l’acqua; qui è il luogo dove Giannetta ascoltò la Madonna e l’acqua sgorgò dal terreno.
Il sotterraneo, un grande corridoio di circa trenta metri, rivestito a mosaico dal pittore Mario Busini (1950 – 1952), appare diviso in cinque celle. Nella prima, tre nicchie ricavate dentro le pereti raccolgono una Madonna marmorea con bambino, la “ghigliottina” e il catenaccio spezzato che ricordano i miracoli più “famosi” (1520-1645).
– La Madonnina con bambino: alla base della Madonna l’epigrafe gotica che parla dell’Apparizione e costituisce uno dei più importanti documenti dell’epoca del grande avvenimento. L’epigrafe, in sei esametri latini dice: ”La terra di Caravaggio è stata recentemente resa davvero felice perché le apparve la Santissima Vergine nell’anno 1432 al tramonto del sesto giorno avanti le calende di giugno; ma Giannetta è assai più felice di ogni altra persona perché meritò di vedere la gran Madre del Signore”.